ALBANIA
Mosaico balcanico nel paese dell'aquila a due teste
ALBANIA - luglio 2022
Dopo decenni di isolamento, il paese è pronto ad accogliere sia il turista da spiaggia che il viaggiatore alla ricerca di storia e tradizione.
L'Albania, in lingua locale Shqiperia "Il paese delle aquile", faceva parte dell’Illyria, un territorio molto più esteso che si allargava nelle attuale Montenegro, la Slovenia, il Kosovo, la Serbia, la Croazia e la Macedonia. L’Illyria entrò a far parte dell’Impero Romano nel 214 d.C. e ha dato i natali a più di un Imperatore. Quando Costantino spostò la capitale da Roma a Bisanzio – fondando la città di Costantinopoli – adottó come simbolo proprio l’aquila bifronte. Una testa guardava verso Occidente ovvero verso Roma e l’altra verso Oriente dove aveva portato la nuova Roma. Nel XVI secolo l'eroe nazionale Skanderberg fece sventolare il vessillo dell'aquila bifronte nel castello di Kruja, l'antica capitale; una bandiera di sfondo rosso, colore che voleva rappresentare la forza ed il coraggio degli albanesi nell'opporsi all'avanzata ottomana che anni dopo ripresero comunque il potere.
L’età contemporanea ci porta al 1924, anno in cui il Principato d’Albania si trasformò nella Repubblica Albanese e successivamente nel Regno d’Albania. Questi grandi cambiamenti furono portati da una grave instabilità politica e dalle numerose differenze etniche all’interno dei Balcani. Fu così che durante la Seconda Guerra Mondiale l’Albania venne occupata dalle truppe fasciste e naziste di Italia e Germania.
Ma proprio per via di questa occupazione da parte delle truppe dell’Asse, nel 1944 salì al potere Enver Hoxha, che creò la Repubblica Popolare Socialista d’Albania. Il paese si ritrovò così di fronte a un nuovo grande cambiamento che la isolò dal resto del mondo e il regime comunista perdurò fino al 1991, anno in cui nacque l’odierna Repubblica d’Albania.
TIRANA
Facciata del Museo Storico Nazionale "Gli Albanesi" dove sono raffigurati soldati illirici, combattenti e intellettuali della resistenzacontro gli ottomani, partigiani e lavoratori che conducono il paese alla gloria, rappresentato dalla donna al centro.L'eroe nazionale Skenderberg nell'omonima piazzaBunk'Art 2, il museo-bunker al centro della capitale. Una sorta di città sotterranea fatta costruire come rifugio per un'eventuale invasione durante il periodo comunista che collegava i vari edifici governativi e consentiva spostamenti segreti. Ospitava anche prigioni, stanze operative per interrogatori e torture e sale dei bottoni della grande macchina del terrore di Enver Hoxha.Ufficio governativoMoschea di Ethem BeyCosta Adriatica Orikum Costa Ionica Himare, il castello di Ali Pasha e le rovine del borgo di epoca bizantina con l'antica chiesa dedicata a San Sergio e San Bacco i due legionari romani del IV secolo che si rifiutarono di adorare gli idoli pagani affermando la loro fede cristiana e quindi fatti uccidere brutalmente dall'imperatore. Una particolarità del loro martirio è che entrambi, come prima cosa, furono costretti a sfilare davanti alla popolazione vestiti da donna e a subire il dileggio generale, un dettaglio che per molti stava a rappresentare che i due erano amanti. Sono venerati da tutte le chiese che ammettono il culto dei santi tranne quella cattolica che li ha de-canonizzati nel 1969 per "mancanza di prove storiche".KSAMIL, forse il luogo più fotografato del paeseGJIROKASTER dal nome greco Argyropolis o Argyrocastron che significa Città d'argento, dato che quando piove i tetti ed i selciati di pietra liscia luccicano come se la città fosse fatta di questo metallo prezioso.BERAT città dalle mille finestre, altra roccaforte ottomana.Moschea di piombo, Moschea del Re, antico Caravanserraglio, Tekke degli Helveti (un ordine del sufismo), Moschea degli ScapoliKala, cittadella
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