CAMPI PROFUGHI
Viaggio fra i rifugiati del Sahara Occidentale
DICEMBRE-GENNAIO 2017/2018
Progetto Campi profughi Sahrawi in collaborazione con l’Associazione Jaima Sahrawi di Reggio Emilia. Smara, Algeria del Sud.
“Vieni solo con la tua umanità, per sentirti più uomo, senza vanità; a salvare l’innocenza che sopravvive dalla guerra e dalla sua indecenza. Vieni ad evitare la morte che trascina la mia sorte, ad asciugare le silenziose lacrcime che soffocano le nostre anime. Vieni per non dimenticare quello che hai vissuto qua, per essere l’eco della mia voce che reclama libertà”
Progetto Luca Di Bianca: bonifico del guadagno del suo ultimo libro “L’equilibrio Molteplice dell’Uno” nei mesi di novembre e dicembre; consegna del materiale scolstico raccolto presso la scuola elementare e media Montelucci di Guidonia (RM); consegna palloni e pompe gentilmente donati da Massimiliano Mogavero direttore di Decathlon Settecamini (RM).
CAMPO PROFUGHI SMARA, REPUBBLICA ARABA SAHRAWI DEMOCRATICA
Il popolo Sahrawi era residente nella zona del Sahara Occidentale, dominato dalla Spagna. Nel 1963 viene incluso dalle Nazioni Unite nell’elenco dei paesi da decolonizzare e nel 1966 l’ONU ratifica l’atto di autodeterminazione. La zona è ricca di fosfati e di possibili attività legate alla pesca e nel 1975 comincia l’invasione del Marocco che data la resistenza Sahrawi, vede anche l’utilizzo delle bombe al napalm. Ad invasione completa, tutta la popolazione è costretta all’esodo e trova rifugio in Algeria presso la zona di Tindouf. Nel 1991 con il cessate il fuoco, l’Onu invia in missione una delegazione per vigilare sulla tregua ed organizzare il previsto e ancora oggi mai tenuto referendum.
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