SERBIA 2022
Nel corso del XX secolo, la Serbia è stata al centro della storia europea: la ritroviamo protagonista nelle due guerre balcaniche, nel traumatico scoppio della Prima guerra mondiale, nel Regno dei serbi, dei croati e degli sloveni del primo dopoguerra e nella Jugoslavia socialista di Tito, poi disintegrata dalle guerre civili che hanno sconvolto i Balcani negli anni novanta.
Il viaggiatore é ben accolto dalla popolazione locale, che fiera gli mostra le bellezze del paese, dai tesori naturalistici ai monasteri e alle chiese ortodosse che costituiscono la spina dorsale della nazione.
KUSTENDORF, il paese di Kusturica, chiamato anche DRVENGRAD, villaggio di legno o MECAVNIK.
«Durante la guerra ho perso la mia città, Sarajevo. È per questo che ho voluto costruire il mio villaggio. Porta un nome tedesco: Kustendorf. Là organizzerò seminari per le persone che vogliono imparare a fare cinema, concerti, ceramiche, dipingere. È il luogo dove vivrò e dove qualcuno potrà venire di tanto in tanto. Ci saranno, naturalmente, altri abitanti che lavoreranno là. Sogno un luogo aperto con una diversità culturale che competa contro la globalizzazione»Il villaggio è stato il set del film "Life is miracle" cosi come il tratto della ferrovia Sarganska Osmica, in inglese Sargan Eight, all'interno dei monti Tara. La costruzione fu avviata nel 1916 per collegare Užice a Sarajevo in seguito alle vicende della campagna di Serbia nell'ambito della prima guerra mondiale dato che entrambe le città erano parte dell'Impero austro-ungaric. I lavori vennero sospesi in seguito al crollo di una galleria e la morte di circa duecento prigionieri italiani e russi che vi stavano lavorando. Il neonato Regno dei Serbi, Croati e Sloveni ne riprese la costruzione nel 1921 completandola nel 1925 e divenne parte di un'importante via di comunicazione che collegava la capitale Belgrado ai porti adriatici di Ragusa e Zelenica. Nel 1974 venne sospeso il traffico lungo la tratta causando regressione economica nell'area montana e allora negli anni 1990 un'associazione locale del villaggio di Mokra Gora avviò il progetto per la ristrutturazione della ferrovia, coinvolgendo anche il governo centrale e nel 2003 fu riaperta a scopo turistico-ricreativo, risollevando l'economia locale.
GOLA DI OVCAR KABLAR
Si trova nella parte occidentale della Serbia centrale, nella valle composita del fiume Morava all'interno della regione geografica di Šumadija. Con oltre 30 monasteri costruiti nella gola dal 14° secolo, è conosciuta anche come il "Monte Athos" serbo.
MEANDRI DEL FIUME UVAC
CASETTA SUL FIUME DRINA
Costruita da un gruppo di amici nel 1968 in cerca di un posto tranquillo e isolato. Situata al centro del fiume che divide la Serbia dalla Bosnia, è stata più volte ricostruita dopo le piene e le alluvioni.
VISEGRAD, REPUBBLICA SRBSKA. BOSNIA
«Le lunazioni si susseguivano e le generazioni sparivano rapidamente, ma il ponte restava, immutabile, come l'acqua che scorreva sotto le sue arcate»
"Il ponte sulla Drina" è un romanzo di Ivo Andric ed è considerato da molti una delle letture più importanti dell'ex jugoslavia. Tramite una serie di racconti e aneddoti ambientati sullo sfondo e spesso sopra il ponte, Andrić traccia la storia di Višegrad e della Bosnia stessa, area costantemente al confine tra Impero ottomano ed Europa, tra cultura orientale e musulmana e cultura occidentale e cristiana.
BELGRADO Tramonto al KalemegdanChiesa di San Sava
CASA DEI FIORI, MAUSOLEO DI TITO
«Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due «Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Tito» e un solo Tito»
Josip Broz, meglio noto come maresciallo Tito, è stato un politico, rivoluzionario, militare jugoslavo. Durante la seconda guerra mondiale condusse la guerra partigiana contro l'occupazione delle forze dell'Asse, spesso in concerto con gli Alleati, che lo sostennero anche a guerra finita e in opposizione ai filomonarchici. Divenne presidente della Jugoslavia, trasformata in una Repubblica federale, instaurando un regime comunista sui generis, con forti difformità dal comunismo sovietico in campo economico e anche riguardo ai rapporti con le autorità religiose.
Nel 1948 ruppe con l'Unione Sovietica, ponendosi poi a capo di un movimento di stati cosiddetti "non allineati", cioè non appartenenti a nessuno dei due gruppi che si fronteggiavano durante la guerra fredda. Rimase a capo del governo jugoslavo fino alla morte. Dopo la sua morte le tensioni tra le diverse etnie del paese, tenute represse grazie al suo "pugno di ferro", riemersero violentemente ed esplosero nelle guerre degli anni novanta, che dissolsero la Jugoslavia in più nazioni.
...per le strade di Belgrado