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PERU'

Nella terra degli Inca

PERU 2006

1 giorno: Roma-Lima
2 giorno: Lima Pisco (in bus)
3 giorno: visita alle Isole Ballestas e arrivo a Nazca
4-5 giorno: visita Nazca poi Arequipa
6 giorno: Arequipa, o bus a Puno
7 giorno: Lago Titicaca (Amantani e Uros)
8 giorno: Puno-Cuczo bus
9 giorno: Cuczo
10 giorno:Cuczo, Valle Sagrada e 4 Ruinas
11 giorno: Cuczo, mercato di Chincero e Pisac
12 giorno: visita a Machu Picchu
13 giorno: sosta a Cuczo
14 giorno: Cuzco volo per Lima
15 giorno: Lima volo per l'Italia
16 giorno: arrivo Italia

perù 2006 022 800x599perù 2006 024 800x599perù 2006 035 800x599perù 2006 050 800x599perù 2006 061 800x600perù 2006 063 800x599perù 2006 075 800x600perù 2006 078 800x599perù 2006 079 800x599perù 2006 080 800x599perù 2006 083 800x599perù 2006 084 800x599perù 2006 086 800x599perù 2006 087 450x600perù 2006 092 800x599perù 2006 097 800x599perù 2006 098 800x599perù 2006 099 800x599perù 2006 100 800x600perù 2006 101 800x600perù 2006 102 800x600perù 2006 104 800x600perù 2006 111 800x599perù 2006 112 800x599perù 2006 121 800x599perù 2006 130 800x599perù 2006 131 800x599perù 2006 133 800x600perù 2006 142 800x599perù 2006 149 800x599perù 2006 155 800x600perù 2006 162 800x599perù 2006 163 800x599perù 2006 168 800x599perù 2006 186 800x599perù 2006 187 800x600perù 2006 188 800x599perù 2006 189 800x600perù 2006 191 800x599perù 2006 192 800x599perù 2006 194 800x599perù 2006 200 800x599perù 2006 205 800x599perù 2006 210 800x600perù 2006 212 800x599perù 2006 223 800x599perù 2006 224 800x599perù 2006 232 800x599perù 2006 234 800x599perù 2006 240 800x599perù 2006 243 800x599perù 2006 246 800x599perù 2006 248 800x599perù 2006 267 800x599perù 2006 270 800x599perù 2006 277 800x599perù 2006 278 800x599perù 2006 281 800x599perù 2006 292 800x599perù 2006 294 800x599perù 2006 295 800x599perù 2006 297 800x599perù 2006 303 800x599perù 2006 306 800x599perù 2006 309 800x599perù 2006 312 449x600perù 2006 315 800x599perù 2006 318 800x599perù 2006 319 800x599perù 2006 321 800x599perù 2006 322 800x599perù 2006 325 800x600perù 2006 330 800x599perù 2006 331 800x599perù 2006 337 800x599perù 2006 342 800x599perù 2006 347 800x599perù 2006 359 800x599perù 2006 361 800x599perù 2006 362 800x599perù 2006 366 800x599perù 2006 380 800x599perù 2006 381 800x599perù 2006 397 800x599perù 2006 402 800x599perù 2006 403 800x599perù 2006 414 800x599perù 2006 417 449x600perù 2006 423 800x599perù 2006 431 800x599perù 2006 464 800x599perù 2006 470 800x599perù 2006 481 800x599perù 2006 509 800x599perù 2006 515 800x599perù 2006 520 800x599perù 2006 526 800x600senza titolo5 346x600

 

RAPA NUI - ISOLA DI PASQUA

Una piccola terra nel mezzo dell'Oceano

APA NUI - ISOLA DI PASQUA

...indurirsi lentamente, poco per volta, come una pietra preziosa e rimanere infine quietamente immoti per la gioia dell'eternità (Friedirch Willhelm Nietzsche).

LA LEGGENDA

“Noi dell’ombelico del mondo narriamo le imprese dei nostri antenati.La nostra madre patria Marae Renga era ad ovest, distante dalle altre terre. Il tatuatore del nostro Re Là Hotu-matua sognò di aver attraversato il mare per approdare su una terra con dei buchi e della fine sabbia bianca e così il Re decise di inviare i suoi uomini per esplorare questa nuova terra. Quando sbarcarono giunsero sulla cima del vulcano Rano Kao ed il Re vedendo il cratere disse: - ecco la terra con i buchi narrata dal sogno - ; quando giunsero sulla spiaggia di Anakena, il Re di nuovo esclamò: - questa invece è la spiaggia dalla fine sabbia bianca - .” E così, a bordo di piccole canoe, dalle isole Marchesi, da Mangareva e dalle Isole Cook, tra il IV e l’VIII secolo, giunsero i primi abitanti di questa piccola isola che venne chiamata “Rapa Nui”, la grande roccia o la grande isola.

LA CIVILTA’

I rapanui svilupparono una civiltà unica nel suo genere, caratterizzata dalla costruzione di piattaforme in pietra chiamate ahu che avevano il ruolo di centri cerimoniali e luoghi di sepoltura; sopra queste piattaforme sorgevano i moai, enormi busti monolitici tra i 2 ai 10 metri con un peso che va dalle 75 alle 85 tonnellate. Se ne contano quasi 700 ed ancora oggi il loro scopo non è ancora del tutto chiaro; le statue dovrebbero rappresentare gli antenati dei clan dell’isola, i capi tribù indigeni morti che, secondo la credenza popolare, avevano il compito di contenere lo spirito dei defunti per permettere loro di vegliare sulle famiglie che avevano lasciato morendo. Tutti i moai infatti sono rivolti con le spalle verso l’oceano Pacifico in modo da proteggere i villaggi che venivano sempre costruiti vicino alla riva; solo la schiera dei sette Moai del sito Ahu Akivi nell’entroterra, stranamente guarda verso l’orizzonte blu del Pacifico; secondo una leggenda racchiuderebbero gli spiriti dei primi sette guerrieri inviati da La Hotu-Matua per scoprire l’isola. Alcune statue possiedono sulla testa un cilindro, pukao, ottenuto da un tipo di tufo di colore rossastro, interpretato come un copricapo oppure come l’acconciatura un tempo diffusa tra i maschi. Nel XVII secolo la popolazione raggiunse i 15000 abitanti, ed essendo l’isola di grandezza limitata, con il punto di massima lunghezza di 24 km e di massima larghezza di 12, iniziarono dei veri e propri conflitti per il possesso delle terre fra i vari clan e le lotte intestine portarono alla fine della civiltà dei moai.

LA LEGGENDARIA LOTTA TRA LUNGHI E CORTI ORECCHI

Il regno di La Hotu-Matua era organizzato con il Re a capo, poi i sacerdoti, i nobili ed infine i guerrieri, mentre gli artigiani, al cui ingegno si deve la costruzione dei moai, formavano una classe autonoma.

All’epoca la popolazione era divisa in “Lunghi Orecchi”, per via degli ornamenti che allungavano i loro lobi e “Corti Orecchi”, ed i primi avrebbero tenuto i secondi in schiavitù; sarebbero quindi per l’esattezza gli artigiani dei “Corti Orecchi” a fabbricare i moai e gli ahu per volontà dei loro padroni.

Un giorno i Corti Orecchi si rifiutarono all’ordine inspiegabile di “gettare le pietre in mare”, perché credevano che le pietre aiutassero a far crescere le patate e la canna da zucchero, loro unica fonte di sostentamento. I “Lunghi Orecchi” decisero allora di uccidere tutti gli schiavi e di banchettare con le loro carni. Ma il piano fallì e, al contrario, i “Corti Orecchi” riuscirono a sconfiggere gli oppressori e divennero padroni dell’isola. La storia getta una luce mitica sulla provata distruzione di decine di Moai e sulla pratica del cannibalismo effettivamente diffusa su un’isola desolata e quasi del tutto disboscata come era quella che si presentò agli occhi del primo occidentale.

IL CONTATTO CON L’ESTERNO

L’ammiraglio olandese Jacob Roggeveen arrivò a Rapa Nui la domenica di Pasqua del 1722, da qui il nome “Isola di Pasqua”; l’assenza di manufatti moderni faceva pensare alla totale mancanza di contatto con il mondo esterno. Nel 1774 il capitano inglese James Cook, riferì per la prima volta che i moai furono danneggiati in conseguenza di guerre tra i vari clan. Dal XIX secolo i contatti con il mondo esterno portarono gradualmente all’estinzione del popolo di rapanui, che fu deportato prima dai peruviani per andare a lavorare nei depositi di guano nelle Isole di Chincha, poi dai francesi per andare a lavorare nelle piantagioni di Tahiti e poi dai missionari cattolici per le isole di Mangareva. Nel 1888 l’isola fu annessa ufficialmente al Cile, che mantenne una condotta imperiale almeno fino al 2008, quando l’Isola di Pasqua ha visto riconosciuto lo status di territorio especial, ovvero maggiore autonomia, anche se dal punto di vista economico è sempre vincolante il legame con il Cile.

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TINERARIO EFFETTUATO (agosto 2013):

16 agosto: Santiago - Isola di Pasqua: Hanga Roa, Tahai Complex aereo
17 agosto: Isola di Pasqua: (scooter):
Hanga Roa, Vaihu'/ Hanga Te'è, Akahanga, Rano Raraku, Ahu Tongariki, Papa Vaka, Ke Pito Kura, Anakena, Ahu Akivi, Puna Pau, Hanga Roa. Aereo/camp
18 agosto Isola di Pasqua (scooter):
Hanga Roa, Orongo, Anakena, Hanga Roa camp
19 agosto Isola di Pasqua (trek):
Hanga Roa, Tahai Complex, Ahu Tepeu, Hanga Roa camp
20 agosto Isola di Pasqua - Santiago ostello
21 agosto Santiago (visita città) ostello
22 agosto Santiago - Madrid aereo
23 agosto Madrid - Roma aereo

ROMANIA

Maramures e Transilvania

…quando senti il bisogno di spostarti dalla tua casa verso un altro luogo,

si tratta sempre di un gesto d’amore tra te, uomo,
ed una terra, che non aspetta altro di accoglierti come un essere amato
a cui impazientemente raccontarsi…

ROMANIA Maramures e Transilvania giugno 2018

Da sinistra: il fotografo Mihai Grigorescu, nostro compagno di viaggio; i fotografi Giovanni Coccia e Cristina Aruffo; il backpacker Daniele Ricci e lo scrittore-viaggiatore Luca Di Bianca

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…l’interno della chiesa di legno di RogozIMG 0030...lo scultore Alexsander...IMG 0044 2IMG 0056 3

...la nonnina Ana nella sua umile casa, una semplice stanza...IMG 0085zIMG 0088IMG 0090...contadini e allevatori di Tara Lapusului...IMG 0122IMG 0130IMG 0134IMG 0143...la chiesa di legno di Surdesti...IMG 0147

...villaggio di Breb, dove ancora si è soliti indossare gli abiti tradizionali...IMG 0166IMG 0176IMG 0178IMG 0181

..la domenica in chiesa per la liturgia, gli uomini danno la schiena alle donne nella parte superiore, per non distrarsi e “cadere in tentazioni”…IMG 0197IMG 0205IMG 0208IMG 0212IMG 0217IMG 0219IMG 0231IMG 0235IMG 0245IMG 0250IMG 0251IMG 0253

Sapanta, il Cimitero Allegro...IMG 0258IMG 0264IMG 0272...il bigliettaio-scultore, discepolo del defunto artista fondatore...IMG 0276...complesso monastico nel nord della regione di Maramures...IMG 0281IMG 0284...e volti e colori senza tempo...IMG 0292 2IMG 0295 2...antica chiesa del villaggio di Breb...IMG 0313...Mocanita, treno a vapore...IMG 0326IMG 0327 2IMG 0349...scene di vita quotidiana...IMG 0368IMG 0370...Budesti, proprietari di una una tappezzeria... e della "washing machine"...IMG 0373IMG 0398IMG 0406 2...e case accoglienti...IMG 0449IMG 0452IMG 0491IMG 0501IMG 0517IMG 0522IMG 0539IMG 0543...la signora Elena Opris che ci ha ospitato e nutrito con i prodotti della sua terra...IMG 0565IMG 0575 2...Rimetea...IMG 0595...Sighisoara...IMG 0602...la casa di Vlad Dracul...IMG 0604IMG 0613IMG 0623IMG 0646IMG 0656

...Viscri...IMG 0665IMG 0666IMG 0672...Brasov...IMG 0698...il castello di Bran, preso come modello per la leggenda di DraculaIMG 0718

...a sinistra e a destra due bevitori di palinka, al centro in alto un allevatore ed in basso una tessitrice...

...per sempre...35531089 1734121146643218 184231917787283456 n 1

RUSSIA: Mosca e San Pietroburgo

Le due capitali

LE DUE CAPITALI

Mosca, emblema dell'ex URSS, l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, e successivamente della Federazione Russa nata nel 1991. San Pietroburgo, perfetta sintonia tra Est ed Ovest, la riuscita unione tra stile russo ed europeo.

MOSCA

La Piazza Rossa: San Basilio, il Museo Russo e la Cattedrale Kazan

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Il Cremlino: Cattedrale dell'Assunzione

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Alcune stazioni della splendida metropolitana di MoscaRUSSIA 069 800x533RUSSIA 072 2 800x533RUSSIA 077 800x533RUSSIA 078 800x533RUSSIA 081 800x533

Kolomenskoe

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Sergej PosadRUSSIA 096 800x533RUSSIA 097 800x533RUSSIA 102 2 800x533RUSSIA 102 3 800x533RUSSIA 113 800x533RUSSIA 120 800x533RUSSIA 124 800x533RUSSIA 142 800x533Teatro BolshoiRUSSIA C003 800x600

Mercato IzmailovoRUSSIA C 002 800x600RUSSIA 003 800x533

Cattedrale Cristo Salvatore

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SAN PIETROBURGO

Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato

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Cattedrale di Sant'Isacco
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Monastero Aleksandar Nevsky e tombe di Tchaikovskj e Dostojevskj nel cimitero adiacente
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PALAZZO D'INVERNO - HERMITAGE
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Alcuni dei quadri esposti all'interno del museo degli impressionisti: Gaugin, Matisse, Kandinsky, Malevic e Picasso.
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Mercato Kuznechny
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Varie per la città
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Tsarkoe SeloRUSSIA 365 800x533RUSSIA 368 800x533RUSSIA 383 800x533RUSSIA 390 800x533
...riflessi...
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SCOZIA

Oltre il vallo di Adriano

SCOZIA

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SENEGAL + GAMBIA

Nella terra della Teranga

SENEGAL + GAMBIA

Viaggio nel periodo delle vacanze di Pasqua nella terra della Teranga, dell'ospitalità che rende un paese sconosciuto la propria casa.

Dopo una vista panoramica delle immagini del paese, ci sono esposte le informazioni e le fotografie del progetto "I piccoli Griot".

 

 

GOREE, l'isola degli schiavi dove è nata l'America. Nella casa degli schiavi dal lontano 1444, milioni di uomini e donne africane, strappati alla loro terra, venivano inviati, con le imbarcazioni portoghesi, spagnole ed olandesi, nelle Americhe del Sud e nei Caraibi per lavorare nei campi di cotone e canna da zucchero.  Gli schiavi erano tenuti in cella fino alla partenza delle navi, poi imboccavano un corridoio che portava direttamente al mare attraverso "la porta del non ritorno". Ai piani superiori dell'edificio vivevano invece i "negrieri".SENEGAL COMPATTA 131 800x600SENEGAL COMPATTA 135 450x600SENEGAL COMPATTA 144 800x600SENEGAL COMPATTA 150 800x600SENEGAL COMPATTA 153 800x600SENEGAL REFLEX 635 800x533

LAGO ROSASENEGAL REFLEX 144 800x533SENEGAL REFLEX 146 800x533SENEGAL REFLEX 151 800x533SENEGAL REFLEX 153 800x533SENEGAL REFLEX 162 800x533SENEGAL REFLEX 171 800x533SENEGAL REFLEX 177 800x533SENEGAL REFLEX 197 800x533SENEGAL REFLEX 199 800x533

DIOGANE, DELTA SELOUMSENEGAL REFLEX 356 2 755x600SENEGAL REFLEX 358 800x561SENEGAL REFLEX 386 800x533SENEGAL REFLEX 405 800x533SENEGAL REFLEX 409 800x533SENEGAL REFLEX 421 800x533SENEGAL REFLEX 426 800x533SENEGAL REFLEX 429 800x533SENEGAL REFLEX 447 800x533SENEGAL REFLEX 454 800x533SENEGAL REFLEX 471 800x533SENEGAL REFLEX 474 800x533SENEGAL REFLEX 476 800x533SENEGAL REFLEX 504 800x533SENEGAL REFLEX 505 800x533SENEGAL COMPATTA 092 800x600SENEGAL COMPATTA 102 800x600

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JOAL FADIOUTHSENEGAL REFLEX 592 800x533SENEGAL REFLEX 595 800x533SENEGAL REFLEX 598 800x533VARIEIMG 1010 800x533IMG 1019 800x533IMG 1022 800x533SENEGAL REFLEX 003 800x528SENEGAL REFLEX 010 800x571SENEGAL REFLEX 616 800x515

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IL MIO BRAVISSIMO AUTISTA E COLLABORATORE MAMADOU DIAGNE (mon très bon conducteur et co-travailleur Mamadou Diagne)SENEGAL REFLEX 608 800x533

Progetto "I PICCOLI GRIOT" in collaborazione con le classi 4C, 5C, 5D, 5E  dell'Istituto Comprensivo A.Manzi di Guidonia (RM): grazie alla mediazione dell'insegnate Margherita D'Alessandro, sono stati raccolti piccoli giocattoli e materiale scolastico che i bambini hanno volontariamente donato in vista del mio viaggio in Senegal  e delle mie visite in scuole e villaggi. Le foto di seguito verranno fatte vedere ai bambini "donatori" in modo da potersi "specchiare" con una realtà completamente differente dalla loro, più povera, meno fortunata, ma stranamente più sorridente.  "La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d'angolo" Salmi 117, 22-23.

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In aggiunta a questi "regalini" :), con una quota delle vendite dei miei libri è stata fatta anche una donazione (insieme ad altri ragazzi del mio gruppo) ed è stato acquistato altro materiale scolastico con la stessa destinazione.

In collaborazione con l'ASSOCIAZIONE OLTRE I CONFINI ONLUS DI MILANO, abbiamo visitato la scuola di Fabrizio et Cyril, che si trova a Pikine, un quartiere molto povero nella banlieue di Dakar; la scuola è stata creata per accogliere i bambini “rigettati” dalla scuola pubblica o non in grado di pagarsi un’istruzione. Nella prima e ultima foto sono insieme al direttore Lamine Djiba.

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DONAZIONI NEI VILLAGGI LUNGO IL DELTA DEL SELOUM

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SERBIA

Orgoglio balcanico

SERBIA 2022

Nel corso del XX secolo, la Serbia è stata al centro della storia europea: la ritroviamo protagonista nelle due guerre balcaniche, nel traumatico scoppio della Prima guerra mondiale, nel Regno dei serbi, dei croati e degli sloveni del primo dopoguerra e nella Jugoslavia socialista di Tito, poi disintegrata dalle guerre civili che hanno sconvolto i Balcani negli anni novanta.

Il viaggiatore é ben accolto dalla popolazione locale, che fiera gli mostra le bellezze del paese, dai tesori naturalistici ai monasteri e alle chiese ortodosse che costituiscono la spina dorsale della nazione.serbia reflexIMG 0388 800x542

KUSTENDORF, il paese di Kusturica, chiamato anche DRVENGRAD, villaggio di legno o MECAVNIK. 

«Durante la guerra ho perso la mia città, Sarajevo. È per questo che ho voluto costruire il mio villaggio. Porta un nome tedesco: Kustendorf. Là organizzerò seminari per le persone che vogliono imparare a fare cinema, concerti, ceramiche, dipingere. È il luogo dove vivrò e dove qualcuno potrà venire di tanto in tanto. Ci saranno, naturalmente, altri abitanti che lavoreranno là. Sogno un luogo aperto con una diversità culturale che competa contro la globalizzazione»serbia luca20220731 134615 800x600serbia luca20220731 182536 800x600serbia reflexIMG 0227 800x533serbia reflexIMG 0235 800x533serbia reflexIMG 0262 800x533serbia reflexIMG 0273 800x533serbia reflexIMG 0275 800x534serbia reflexIMG 0280 800x533serbia reflexIMG 0283 800x534Il villaggio è stato il set del film "Life is miracle" cosi come il tratto della ferrovia Sarganska Osmica, in inglese Sargan Eight, all'interno dei monti Tara. La costruzione fu avviata nel 1916 per collegare Užice a Sarajevo in seguito alle vicende della campagna di Serbia nell'ambito della prima guerra mondiale dato che entrambe le città erano parte dell'Impero austro-ungaric. I lavori vennero sospesi in seguito al crollo di una galleria e la morte di circa duecento prigionieri italiani e russi che vi stavano lavorando. Il neonato Regno dei Serbi, Croati e Sloveni ne riprese la costruzione nel 1921 completandola nel 1925 e divenne parte di un'importante via di comunicazione che collegava la capitale Belgrado ai porti adriatici di Ragusa e Zelenica. Nel 1974 venne sospeso il traffico lungo la tratta causando regressione economica nell'area montana e allora negli anni 1990 un'associazione locale del villaggio di Mokra Gora avviò il progetto per la ristrutturazione della ferrovia, coinvolgendo anche il governo centrale e nel 2003 fu riaperta a scopo turistico-ricreativo, risollevando l'economia locale.serbia reflexIMG 0289 800x533serbia reflexIMG 0295 800x533serbia reflexIMG 0303 800x533serbia reflexIMG 0305 800x533serbia reflexIMG 0317 800x533

GOLA DI OVCAR KABLAR 

Si trova nella parte occidentale della Serbia centrale, nella valle composita del fiume Morava all'interno della regione geografica di Šumadija. Con oltre 30 monasteri costruiti nella gola dal 14° secolo, è conosciuta anche come il "Monte Athos" serbo.serbia luca20220730 173013 2 800x600serbia luca20220731 085302 800x600serbia reflexIMG 0201 2 800x534

MEANDRI DEL FIUME UVACserbia luca20220802 150323 800x600serbia reflexIMG 0373 800x533

CASETTA SUL FIUME DRINA

Costruita da un gruppo di amici nel 1968 in cerca di un posto tranquillo e isolato. Situata al centro del fiume che divide la Serbia dalla Bosnia, è stata più volte ricostruita dopo le piene e le alluvioni.serbia reflexIMG 0213 800x533serbia reflexIMG 0217 800x533

VISEGRAD, REPUBBLICA SRBSKA. BOSNIA

«Le lunazioni si susseguivano e le generazioni sparivano rapidamente, ma il ponte restava, immutabile, come l'acqua che scorreva sotto le sue arcate»

"Il ponte sulla Drina" è un romanzo di Ivo Andric ed è considerato da molti una delle letture più importanti dell'ex jugoslavia. Tramite una serie di racconti e aneddoti ambientati sullo sfondo e spesso sopra il ponte, Andrić traccia la storia di Višegrad e della Bosnia stessa, area costantemente al confine tra Impero ottomano ed Europa, tra cultura orientale e musulmana e cultura occidentale e cristiana.serbia reflexIMG 0342 800x533serbia reflexIMG 0349 800x534serbia reflexIMG 0362 800x533serbia reflexIMG 0364 800x533

BELGRADO Tramonto al Kalemegdanserbia reflexIMG 0375 800x534serbia reflexIMG 0379 800x533Chiesa di San Savaserbia reflexIMG 0382 800x533

CASA DEI FIORI, MAUSOLEO DI TITO

«Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due «Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Tito» e un solo Tito»

Josip Broz, meglio noto come maresciallo Tito, è stato un politico, rivoluzionario, militare jugoslavo. Durante la seconda guerra mondiale condusse la guerra partigiana contro l'occupazione delle forze dell'Asse, spesso in concerto con gli Alleati, che lo sostennero anche a guerra finita e in opposizione ai filomonarchici. Divenne presidente della Jugoslavia, trasformata in una Repubblica federale, instaurando un regime comunista sui generis, con forti difformità dal comunismo sovietico in campo economico e anche riguardo ai rapporti con le autorità religiose.
Nel 1948 ruppe con l'Unione Sovietica, ponendosi poi a capo di un movimento di stati cosiddetti "non allineati", cioè non appartenenti a nessuno dei due gruppi che si fronteggiavano durante la guerra fredda. Rimase a capo del governo jugoslavo fino alla morte. Dopo la sua morte le tensioni tra le diverse etnie del paese, tenute represse grazie al suo "pugno di ferro", riemersero violentemente ed esplosero nelle guerre degli anni novanta, che dissolsero la Jugoslavia in più nazioni.serbia luca20220804 123054 800x600serbia luca20220804 123343 800x600serbia luca20220804 123547 800x600serbia luca20220804 124420 800x600serbia luca20220804 124845 800x600serbia reflexIMG 0395 800x533

...per le strade di Belgradoserbia luca20220804 194229 800x600serbia luca20220804 194244 800x600serbia reflexIMG 0397 800x533serbia reflexIMG 0400 800x533

SLOVENIA e CROAZIA

Natura e storia nell'ex Jugoslavia

SLOVENIA + PLITVICE (CROAZIA) – luglio 2020 

…rallenta il mio respiro, scende in profondità, si adatta al soffio del mondo. Pomeriggio dolce assolato terso, sotto un cielo slavo del sud pieno di grazia.

(Memorie di una testa tagliata, GLF)

SLOVENIA

Castel Lueghi - Predjama

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Postumja

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Lubjana

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Bled

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CROAZIA

Plitvice

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Dubrovnik

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Centro città

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Vista e tramonto da Monte SergioIMG 0194 800x566bIMG 0200 800x533cIMG 0206 800x534d

SRI LANKA

La lacrima dell'India

SRI LANKA, la lacrima dell’India

febbraio 2018

MIHINTALE

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ADAM'S PEACK SRI PADAIMG 1469 800x547IMG 1490 800x534IMG 1492 800x534IMG 1500 800x588

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…la falsità dei famosi pescatori fotografati da McCurry. Questo è il set messo in scena dagli attori-pescatori che posano per qualche rupia in cambio di una foto; questo sistema di pesca non è più diffuso ed oggi si vedono solo queste “trappole per turisti”.IMG 1608 800x533GALLEIMG 1610 800x533KOSGODAIMG 1614 800x533IMG 1621 800x533IMG 1630 800x533IMG 1637 800x547IMG 1639 800x533

SUD SUDAN

Fra tribù primitive, ai confini del mondo

SUD SUDAN ottobre/novembre 2024

Le tribù primitive vivono nel mistero della terra e del cielo, dove ogni albero è un antenato,

ogni stella è una guida e ogni soffio di vento porta con sé i sussurri degli antichi spiriti

20241028 16102203. larimSUD SUDANjpg 800x600Il Sud Sudan si trova nell'Africa orientale, confina a nord con il Sudan, a est con l'Etiopia, a sud con il Kenya, l'Uganda e la Repubblica Democratica del Congo e a ovest con la Repubblica Centrafricana. È il paese più giovane del mondo, avendo ottenuto l'indipendenza dal Sudan il 9 luglio 2011 dopo decenni di conflitto. La capitale è Juba e la lingua ufficiale è l'inglese, ma le lingue locali come il dinka e il nuer sono ampiamente parlate. Il paese è ricco di risorse naturali in particolare di petrolio, che rappresenta una fonte cruciale di entrate. Nonostante il suo potenziale economico, il Sud Sudan è segnato da violenti conflitti civili, soprattutto tra le fazioni politiche rivali che hanno devastato la nazione dal 2013 al 2018, causando morte, sfollamenti e gravi crisi umanitarie. Nonostante l'accordo di pace firmato nel 2018, la stabilità resta fragile, con sfide politiche, sociali ed economiche persistenti, tra cui povertà, insicurezza alimentare, divisioni etniche e corruzione.20241026 18273601.JUBASUD SUDANjpg 800x600IMG 20241026 WA003001.JUBASUD SUDANjpg 800x600LE ETNIE

Le tribù del Sud Sudan sono caratterizzate da una grande diversità etnica e culturale, con oltre 60 gruppi distinti. Molte di queste tribù sono tradizionalmente semi-nomadi e si dedicano principalmente all'allevamento di bestiame e all'agricoltura. Le religioni indigene sono prettamente animiste. La struttura sociale è generalmente patriarcale, con un forte legame clanico e una grande importanza attribuita alla famiglia. Le pratiche rituali, come l'iniziazione e le scarificazioni sono comuni tra le tribù, che spesso utilizzano abbigliamenti tradizionali e ornamenti corporei. I conflitti intertribali e le sfide legate alla guerra civile hanno avuto un impatto significativo sulla loro vita quotidiana, ma le tribù del Sud Sudan continuano a mantenere una solida identità culturale. (la foto in basso è di Dino Bonelli)dino libia 2 600x600

I MUNDARI sono pastori nomadi noti per l'allevamento di bovini, che considerano una risorsa fondamentale per la loro vita sociale ed economica e vengo usati per pagare il prezzo del matrimonio e per segnare il prestigio sociale all'interno della comunità. Una delle pratiche più particolari è la "doccia di urina" dei bovini con la quale, contenendo ammoniaca, disinfettano le ferite e le punture di insetti; le feci delle mandrie vengono raccolte dai bambini e bruciate per tenere lontano le zanzare e la cenere poi viene utilizzata come protezione per la pelle dei bovini e dei Mundari stessi. Un'altra usanza particolare li vede soffiare nell'ano delle vacche credendo che possa fare aumentare la fuoriscita del latte che bevono direttamente dalle mammelle.20241101 05495404. mundariSUD SUDANjpg 800x60020241101 06440804. mundariSUD SUDANjpg 800x600IMG 032704. mundariSUD SUDANJPG 800x533IMG 032804. mundariSUD SUDANJPG 800x53320241101 06390904. mundariSUD SUDANjpg 800x60020241101 06371504. mundariSUD SUDANjpg 800x60020241101 06544604. mundariSUD SUDANjpg 800x60020241101 09034004. mundariSUD SUDANjpg 800x600IMG 029804. mundariSUD SUDANJPG 800x533IMG 030104. mundariSUD SUDANJPG 800x533IMG 031104. mundariSUD SUDANJPG 800x533IMG 032104. mundariSUD SUDANJPG 800x533IMG 033304. mundariSUD SUDANJPG 800x533IMG 033604. mundariSUD SUDANJPG 800x533IMG 034504. mundariSUD SUDANJPG 800x533IMG 035504. mundariSUD SUDANJPG 800x533IMG 035804. mundariSUD SUDANJPG 800x53320241101 07293404. mundariSUD SUDANjpg 800x600Le scarificazioni sono una pratica importante soprattutto tra i LARIM ed è utilizzata per segnare il passaggio all'età adulta, l'ingresso nel matrimonio e per esprimere identità tribale. Le cicatrici vengono incise sulla pelle con motivi geometrici o simbolici, che rappresentano bellezza, forza e una connessione con il mondo spirituale. Queste cicatrici, praticate principalmente su viso e corpo, sono anche segno di resistenza al dolore e parte di un rituale che lega i giovani alla comunità.

IMG 022603. larimSUD SUDANJPG 800x533IMG 023203. larimSUD SUDANJPG 800x533IMG 025003. larimSUD SUDANJPG 800x53320241028 17155603. larimSUD SUDANjpg 450x60020241029 07135903. larimSUD SUDANjpg 800x60020241029 07422403. larimSUD SUDANjpg 800x600IMG 020903. larimSUD SUDANJPG 800x533IMG 021503. larimSUD SUDANJPG 800x533IMG 021903. larimSUD SUDANJPG 800x533IMG 022803. larimSUD SUDANJPG 800x533IMG 023803. larimSUD SUDANJPG 800x533LOTUKO20241028 08440602. LOTUKOSUD SUDANjpg20241028 08355402. LOTUKOSUD SUDANjpg20241028 08442402. LOTUKOSUD SUDANjpg20241028 09072502. LOTUKOSUD SUDANjpgIMG 019702. LOTUKOSUD SUDANJPGIMG 020402. LOTUKOSUD SUDANJPGIMG 020602. LOTUKOSUD SUDANJPGTOPOSA20241029 1412495. toposaSUD SUDANjpg 800x600IMG 02545. toposaSUD SUDANJPG 800x533IMG 02565. toposaSUD SUDANJPG 800x533Come di consueto la consegna di giocattoli, materiale scolastico e vestiario raccolto da Luca Di Bianca durante i suoi storytelling nelle scuole di Roma ed i palloni di calcio acquistati con i guadagni dei suoi libri.20241028 065159 800x60020241028 092704regaliSUD SUDANjpg 800x60020241028 092902regaliSUD SUDANjpg 800x60020241028 092915regaliSUD SUDANjpg 800x60020241028 092945regaliSUD SUDANjpg 800x60020241028 093113regaliSUD SUDANjpg 800x60020241028 093319regaliSUD SUDANjpg 800x60020241028 101330regaliSUD SUDANjpg 800x60020241028 101528regaliSUD SUDANjpg 800x60020241028 101608regaliSUD SUDANjpg 800x60020241029 065723regaliSUD SUDANjpg 800x60020241029 074433regaliSUD SUDANjpg 800x60020241029 074844regaliSUD SUDANjpg 800x60020241029 092721regaliSUD SUDANjpg 800x60020241030 130744regaliSUD SUDANjpg 800x60020241101 071829regaliSUD SUDANjpg 800x60020241101 072337regaliSUD SUDANjpg 800x60020241101 072720regaliSUD SUDANjpg 800x600...la strada è un filo invisibile che unisce destini, un sentiero vivo che si snoda tra sogni e misteri... ogni passo che lasci sussurra storie dimenticate, mentre quello he compierai cela segreti che solo il viaggio potrà svelare...20241028 114331 800x60020241028 121213 800x60020241028 130548 800x60020241030 090723 800x600

 

SYRIA

C'era una volta una magica terra...

C'era una volta la SYRIA...

...pochi scatti nell'era non-digitalizzata (2005)

Damasco, Bosra, Maalula , Krak dei cavalieri, Palmyra.

damasco 800x547da Digitalizzato 20150731 800x538Digitalizzato 20150731 2 405x600Digitalizzato 20150731 3 406x600Digitalizzato 20150731 4 800x545Digitalizzato 20150731 5 800x544Digitalizzato 20150731 6 408x600Digitalizzato 20150731 7 800x542Digitalizzato 20150731 8 800x546siria palmira 800x544

THAILANDIA

L'Asia che guarda all'occidente

THAILANDIA

-BANGKOK

-THAILANDIA DEL NORD: CHANG MAY - GOLDEN TRIANGLE - CHANG KHONG

-THAILANDIA DEL SUD/MARE: KHO SAMET - PUKHET - JAMES BOND ISLAND - PHI PHI ISLAND - RAYA ISLAND

BANGKOK

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CHANG MAI

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GOLDEN TRIANGLE e dintorni fino Chang KhongTHAI LAOS 042 800x600

THAI LAOS 055 450x600THAI LAOS 058 450x600THAI LAOS 063 800x600THAI LAOS 068 800x600THAI LAOS 086 800x600THAI LAOS 088 800x600THAI LAOS 101 800x600THAI LAOS 105 800x600

THAILANDIA DEL SUD

-THAILANDIA DEL SUD/MARE: KHO SAMET - PUKHET - JAMES BOND ISLAND - PHI PHI ISLAND - RAYA ISLAND

THAI LAOS 542 800x600THAI LAOS 547 800x600

Image 18 800x600Image 90 800x600JAMES BOND ISLAND 17 480x600JAMES BOND ISLAND 119 750x600PHI PHI 41 750x600RAYA ISLAND 35 750x600thailandia 029 800x600

TIBET

Sul Tetto dell'Himalaya

TIBET 2011

EVEREST

il mondo è come una grande strada, attraversala;

è come uno specchio di cui hai bisogno per scoprire quello che hai dentro, esso è come te:

fiero è il cielo di portare in alto nuvole e stelle, altrettanto sii te, di portare in alto la tua vita.

TIBET 857 800x600TIBET 867 800x600TIBET 889 800x600TIBET 911 800x600TIBET 915 800x600TIBET 924 800x600TIBET 957 800x600TIBET 978 800x600TIBET 983 800x600TIBET 984 800x600TIBET 989 800x600TIBET 997 800x600

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UN GIRO DI KORA

Kora è una parola tibetana che significa “sentiero circolare” ed equivale ad un cammino rituale intorno ad un un luogo sacro e di fede, compiuto per devozione tre, tredici o cento otto volte (il numero dei testi sacri buddhisti); l’oggetto di devozione può essere un tempio, uno stupa, un essere santo, per esempio un Buddha o qualunque altro essere illuminato.

I più devoti compiono l’intero percorso prostrandosi a terra, attraverso lo chaktsal, la prostrazione, attraverso il quale i pellegrini esprimono la propria devozione: con le mani giunte in posizione di namastè, di preghiera, si toccano la sommità della testa, gesto che significa la richiesta a tutti i Buddha di concederci la loro benedizione e la purificazione di tutte le nostre negatività fisiche; poi  le mani si pongono all’altezza della gola per richiedere a tutti i Buddha le benedizioni della parola e la purificazione di tutte le nostre azioni negative compiute con la parola e il linguaggio; infine con le mani al cuore si richiedono le benedizioni della mente e la purificazione di tutte le negatività della mente; dopodichè si tendono al suolo distesi per poi rialzarsi per raggiungere a piedi il punto in cui sono arrivati con la testa, a volte deponendovi una conchiglia, quindi si prostrano nuovamente e riprendono da capo. Altri pellegrini addirittura completano il circuito camminando obliquamente un passo laterale alla volta.

 

TRANSNISTRIA

Il paese che non esiste

TRANSNISTRIA – il Paese che non esiste

La Transnistria, ufficialmente Repubblica Moldava di Pridniestrov o Pridnestrovie,, è uno stato indipendente “de facto” non riconosciuto dai Paesi membri dell’ONU essendo considerato “de iure” della Repubblica di Moldavia: è governato da un’amministrazione autonoma con sede nella città di Tiraspol.

Da un punto di vista etimologico “Transnistria” significa “oltre il Nistro”, nome latinizzato del fiume “Dnestr”; mentre “Pridniestrov’” in russo vuol dire “presso il Dnestr”

La regione precedentemente era parte della Repubblica Socialista Moldava, una delle ex-repubbliche dell’Unione Sovietica di cui ancora utilizza la bandiera ed i simboli del regime creandone quindi un continuum . Il 2 settembre 1990 dichiara unilateralmente la propria indipendenza come Repubblica Moldava di Pridnestrov’e  e dal marzo al luglio 1992 è stata interessata da una guerra che è terminata con un cessate il fuoco garantito da una commissione congiunta tripartita tra Russia, Moldavia e Transnistria, e la creazione di una zona demilitarizzata tra Moldavia e Transnistria.

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TIRASPOL, capitale fondata dal generale Aleksandr Suvorov nel 1792

TRANSNISTRIA20211004 095923TRANSNISTRIAIMG 0188

Palazzo del Parlamento

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Tank MonumentTRANSNISTRIAIMG 0215

Palazzo dei SovietTRANSNISTRIAIMG 0231TRANSNISTRIAIMG 0234TRANSNISTRIAIMG 0239

Stazione fantasma di Tiraspol

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CHITCANI, Noul Neamt MonasteryTRANSNISTRIAIMG 0247 800x533TRANSNISTRIAIMG 0249 800x534TRANSNISTRIAIMG 0250 800x534

BENDER, l'antica Tighina

Fortezza del XV secoloTRANSNISTRIAIMG 0164 800x525TRANSNISTRIAIMG 0228 800x594

Luna Park abbandonatoTRANSNISTRIAIMG 0138 800x568TRANSNISTRIAIMG 0149 800x555

Nel 1994 la Transnistria si è data anche una propria moneta, il Rublo TransnistrianoTRANSNISTRIA16336876368934002260305694198775 800x600

...a proposito di SheriffTRANSNISTRIAIMG 0177 800x533

Lo scrittore e tatuatore Nicolai Lilin, nativo di Bender, in un intervista per la Repubblica spiega cosa significa per la Transnistria lo Sheriff di Tiraspol, squadra di calcio rivelazione della Champions League 2021/2022, dopo aver battuto il Real Madrid al Santiago Bernabeu:

“E’ la vittoria di un popolo che vive in una patria che non ha contatti col mondo esterno, nemmeno con la Moldavia di cui è parte. Una vittoria ottenuta da una squadra che rappresenta un potere immenso, corrotto. Lo Sheriff non è solo una holding, ma di fatto rappresenta tutto ciò che muove denaro da quelle parti: ha interessi in ogni campo possibile, leciti e illeciti. Vivere dentro il sistema Sheriff è l’unico modo di immaginare il proprio futuro. Come si vive a Tiraspol? Tutto sommato in pace, anche se nel Paese dilaga il malaffare: traffico di droga, anabolizzanti, armi, ragazze destinate al mercato della prostituzione in Occidente”.

“Lo sport è’ vissuto con passione, soprattutto le discipline di combattimento: lotta, sambo, judo. Il calcio per la Sheriff ha una funzione di sportwashing (sfruttare lo sport per rendere moderna la propria immagine e far distogliere lo sguardo dalla pessima situazione dei diritti umani del Paese, ndr), è il velo allegro e sorridente sopra un blocco di potere uniforme e intoccabile”.

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“Chi vuole troppo è un pazzo, perchè un uomo non può possedere più di quello che il suo cuore riesce ad amare”. Educazione Siberiana.

lUCA DI BIANCA

SCRITTORE-VIAGGIATORE
Luca Di Bianca è uno scrittore-viaggiatore e scrive per beneficenza. I proventi dei suoi libri hanno finanziato diversi progetti e associazioni

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